Di cosa si tratta
Ogni anno, la Global Footprint Network, un’organizzazione di ricerca internazionale, calcola l’Earth Overshoot Day, il “Giorno di Sovrasfruttamento della Terra”, per determinare la data in cui l’umanità ha consumato tutte le risorse rinnovabili che la Terra può generare per quell’ anno.
Il calcolo si basa principalmente sulla biocapacità del pianeta e sull’impronta ecologica dell’umanità.
Si può immaginare la situazione come una compravendita: da un lato, la biocapacità rappresenta l’offerta, che comprende le aree produttive, i terreni coltivati, le zone di pesca e i terreni edificati; dall’altro lato, l’impronta ecologica rappresenta la domanda, che include il consumo dei prodotti alimentari e forestali e lo spazio per le infrastrutture urbane.
Dividendo la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un anno (biocapacità del pianeta) per la richiesta dell’umanità di risorse (impronta ecologica), e moltiplicando per il numero di giorni in un anno si ottiene una stima del giorno in cui l’umanità esaurisce tutte le risorse rinnovabili della Terra per quell’anno.
Purtroppo, il riscontro di questo calcolo negli ultimi anni non è mai positivo. Infatti, anche nel 2024 l’umanità si trova in deficit ecologico consumando più risorse di quanto la Terra possa fornire.
E l’Italia?
Guardando al Qatar e al Lussemburgo, che hanno esaurito le proprie risorse già durante il secondo mese del 2024, non è possibile considerare l’Italia in una posizione privilegiata avendo consumato le risorse a maggio.
Infatti, seguendo questi dati, per soddisfare i consumi annui degli italiani, sarebbero necessarie più di quattro Italie. Se tutti i paesi consumassero risorse come l’Italia, sarebbero necessari quasi tre pianeti per soddisfare la domanda globale.
Impatto globale
Il deficit ecologico non riguarda solo l’Italia, ma è un problema mondiale.
Se consideriamo che solo agli inizi degli anni ‘70 c’era un equilibrio tra domanda e offerta, è evidente come negli ultimi 50 anni la bilancia si sia progressivamente spostata a nostro svantaggio.
Infatti, l’Overshoot Day mondiale nel 2024 è previsto per il 25 luglio. Questo significa che in soli sette mesi la popolazione mondiale avrà già consumato le risorse che avrebbero dovuto essere sufficienti per quasi il doppio del tempo.
Questo scenario mette in evidenza l’urgente necessità di invertire l’andamento. Il passato non deve determinare necessariamente il nostro futuro, ma le nostre scelte, giorno per giorno, devono fare la differenza per garantire un futuro sostenibile alle generazioni future.
a cura di Alessia Milano