Caldo torrido: come combatterlo con la fisica

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Le giornate si fanno sempre più calde e non puoi portarti per strada il condizionatore: menomale che c’è la fisica! Vediamo un po’ di consigli per combattere il caldo e cerchiamo di comprendere la loro efficacia grazie alla fisica.

Caldo e temperatura, due cose diverse

Innanzitutto facciamo chiarezza: quando parliamo di caldo e temperatura è necessario fare attenzione a distinguere le due cose. La temperatura, infatti, è una grandezza fisica fondamentale, misurata internazionalmente in gradi Kelvin (K), che fornisce la misura dello stato termico di un corpo. Quando si parla invece di “quanto fa caldo”, il discorso cambia e ha senso parlare di temperatura percepita, che è un parametro che esprime il caldo effettivo percepito da un essere umano e tiene in considerazione diversi fattori, tra cui la temperatura e l’umidità dell’aria.

Come combattere il caldo eccessivo: rimedi

Molte delle cose che tipicamente facciamo per rinfrescarci e contrastare la calura hanno una precisa spiegazione fisica: analizziamo insieme alcuni tra i più comuni rimedi contro il caldo.

Bagnarsi con l’acqua

Bagnarci con acqua più fredda del nostro corpo (sotto i 36°C, insomma) è un metodo efficientissimo per due principali motivi, che si chiamano secondo principio della termodinamica e calore specifico.

Secondo principio della termodinamica perché, appunto secondo quest’ultimo, quando due corpi a temperatura diversa vengono a contatto, il più caldo (il nostro corpo) cede calore al più freddo (l’acqua) finché non viene raggiunto l’equilibrio termico, ovvero la stessa temperatura per entrambi i corpi.

L’acqua però, avendo un alto calore specifico, ha bisogno di molto calore affinché la sua temperatura si alzi di 1°C: questo significa che l’effetto rinfrescante dell’acqua risulta essere abbastanza duraturo nel tempo, perché c’è bisogno di molto calore ceduto dall’corpo all’acqua, e quindi molto tempo, perché questa arrivi all’equilibrio termico con il nostro corpo.

Fare vento

Il sudore, per i motivi già visti per l’acqua al paragrafo precedente, è un efficace metodo naturale di termoregolazione corporea. Come mai allora sventolarci le zone del corpo sudate ci da sollievo dalla sensazione di caldo?

Il nostro corpo emette sudore per fare in modo che quest’ultimo gli sottragga calore. Il sudore, generalmente, assorbendo calore dal corpo evapora, lasciando spazio ad altro sudore che può continuare a sottrarre calore al corpo.

Se però ci troviamo in una zona molto umida, quindi con l’aria satura di vapore acqueo, essa non potrà accettarne altro e quindi il sudore sarà impossibilitato ad evaporare, bloccando di fatto il processo di sottrazione del calore.

Sventolarsi quindi è un modo per far circolare aria attorno al nostro corpo e sostituire quella satura di vapore con altri pacchetti d’aria in grado di accettarne altro, così da permettere al sudore di continuare a sottrarre calore al corpo. La sensazione di frescura è data, infatti, dall’evaporazione del sudore a seguito dello sventolamento.

Indossare vestiti larghi e coprenti

Può sembrare strano, ma in certe giornate estive vestirsi con abiti larghi e lunghi può essere fondamentale per non morire di caldo. Durante le giornate calde e secche, infatti, è fondamentale schermarsi il più possibile dalla radiazione solare e favorire il ricambio d’aria.

Per schermarci dalla radiazione solare preferiamo quindi abiti di colore chiaro, benissimo se bianchi, a quelli tendenti al nero: il bianco riflette la maggior parte della radiazione incidente mentre il nero tende ad assorbirla, aumentando la temperatura del capo d’abbigliamento.

Abiti larghi invece perché favoriscono il ricircolo d’aria fra vestiti e corpo, con le proprietà benefiche viste nel paragrafo precedente.

Evitare di uscire a mezzogiorno

Le ore centrali della giornata (dalle 11 alle 18 circa) risultano essere le più calde per via del fatto che, il sole, in questo lasso di tempo tocca le sue posizioni “più alte” in cielo. I raggi solari, quindi, arrivano in modo più diretto sulla superficie terrestre e riscaldano tutto ciò che incontrano, depositando la propria energia per irraggiamento.

Non solo per questo le ore centrali sono le più calde, ma anche per via di una proprietà dei materiali che viene indicata sotto il nome di inerzia termica. Con questo termine ci si riferisce alla capacità dei materiali di variare più o meno lentamente la propria temperatura e quindi cercare di conservare il proprio stato termico.

Alle 17, infatti, seppur il sole non sia più alto in cielo così come a mezzogiorno, le temperature restano spesso proibitive per via del fatto che buona parte della grande quantità di calore depositata precedentemente viene lentamente rilasciata dagli oggetti in ambiente, contribuendo a mantenere l’ambiente caldo.

Lo sapevi che…

Il periodo 2011-2020 è stato il decennio più caldo mai registrato, con una temperatura media globale di 1,1°C al di sopra dei livelli preindustriali nel 2019. Ad oggi, l’estate 2023 è stata la più calda sulla terra da quando sono iniziate le registrazioni nel 1880.

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