Occhi arrossati e bruciore: cosa dice la fisica?
Più del 25% degli italiani soffre di occhi secchi e nella maggior parte dei casi, circa l’ 85%, la causa è un’ eccessiva evaporazione del film lacrimale. L’evaporazione è senza alcun dubbio una questione di fisica, allora le chiediamo: quali fattori causano l’eccessiva evaporazione? È possibile migliorare la propria condizione con qualche semplice accorgimento?
Il film lacrimale
Il film lacrimale è la pellicola che fa da interfaccia tra il nostro occhio e l’ambiente esterno.
Questa è importantissima essenzialmente perché
- lubrifica il nostro occhio, cioè abbassa il coefficiente d’attrito permettendo alle palpebre di scorrere agevolmente
- ci protegge dalle infezioni (batteriche e virali)
Cosa causa l’evaporazione della pellicola lacrimale
La giornata ideale per asciugare i panni coincide con quella perfetta per accentuare la secchezza oculare. Sole caldo e aria secca e ventilata favoriscono l’evaporazione dell’acqua nei panni bagnati così come della pellicola lacrimale sull’occhio.
Esposizione solare e aria condizionata
Per questo l’esposizione prolungata al sole è fortemente sconsigliata per la salute dei nostri occhi.
Così come lo è porsi di fronte al getto di aria condizionata, trattandosi di aria particolarmente secca. Piuttosto, è consigliato l’utilizzo di un umidificatore per controllare il livello di umidità nella stanza.
Lenti a contatto o occhiali da vista?
Nell’ indecisione sono preferibili gli occhiali: offrono una barriera dal vento e da corpi estranei, riducendo la probabilità che l’occhio si secchi. Altrimenti una buona soluzione potrebbe essere alternare l’utilizzo delle lenti a contatto agli occhiali da vista, in modo da non affaticare eccessivamente l’occhio.
Idratazione
Il più semplice consiglio, ma anche il più efficace, riguarda la dieta. Bere tanto e mangiare tanta frutta e verdura, in modo da idratarsi nel modo più naturale possibile. D’altronde siamo composti d’acqua per il 60%, un pò d’acqua al nostro corpo serve sempre.
Lo sapevi che…
Ai giorni d’oggi l’utilizzo prolungato dei dispositivi digitali è un vero problema. In riferimento alla secchezza oculare, mantenere lo sguardo fisso verso uno schermo per tanto tempo diminuisce la frequenza di ammiccamento. Cioè battiamo le palpebre molto meno rispetto a quanto faremmo in condizioni normali e questo fa sì che l’occhio si asciughi. Insomma, servono più Hertz (unità di misura della frequenza) all’occhio per mantenersi umido. Per porre rimedio è sufficiente fare, ogni 20 minuti, una piccola pausa di 20 secondi, durante i quali si focalizza lo sguardo verso un punto lontano.
a cura di Giuseppe Mansi