Oppenheimer, ovvero il fisico dietro il progetto statunitense Manhattan, nato durante la seconda guerra mondiale per progettare le prime bombe atomiche. Insomma, il film racconta uno spaccato del secolo scorso nel quale un’imponente scoperta della fisica viene utilizzata non per fare del bene, ma per fare del male. Oltre lui vedrete nel film altri fisici, tra cui Feynman, Bohr, Heisenberg, Einstein, Enrico Fermi, personaggio chiave dietro il concetto di fissione nucleare, un particolare comportamento di alcuni nuclei che permette di avere energia utilizzabile tramite le centrali nucleari, ma che è anche il meccanismo base delle bombe atomiche. In pratica un neutrone viene lanciato e catturato da un nucleo di uranio che diventa instabile e si spezza in due nuclei più leggeri. Dopo questo si liberano tra l’altro neutroni che diventano a loro volta proiettili per altri nuclei di uranio, innescando una vera e propria reazione a catena e nel corso del processo si libera molta energia. Ce lo dice Einstein che con la sua meravigliosa formula ci dimostra che massa ed energia si convertono l’una nell’altra, cioè una parte importante della massa iniziale si trasforma in energia cinetica dei frammenti. Ora nelle centrali questa energia viene accumulata, messa a disposizione, utilizzata, mentre per la bomba i risultati della fissione vengono sparati via ad altissima velocità, distruggendo tutto quello che incontrano.